lunedì 17 settembre 2018

Resta

"Non ti voglio perdere"



Non sono le parole magiche, ma solo una gran cazzata. E un'enorme mancanza di rispetto, se mi permettete!

"Non ti voglio perdere" è quello che ti viene detto quando l'altra persona ti vuole nella propria vita, sì, ma senza fare alcun tipo di sforzo per farti restare. E allora la buttano sul triste, sul "non te ne andare". Ma io non voglio andarmene, però non mi spingere via, non creare un ambiente per me ostile.

Poi dopo tornano. Poi piangono. Poi dopo chiedono la "seconda" chance per la diciassettesima volta.

Ironico. 

E tu magari avverti, ti sforzi, cerchi di far funzionare, no? Perchè, effettivamente, non li vuoi perdere! Ma mica dici "non ti voglio perdere". No! Ti attivi! E invece sto cazzo, giusto? Cioè non parlo di astratta comprensione o di "Gioberto, dovevi capirlo!!! Che ti devo dire tutto???!!". No. Qui si parla di sedersi a tavolino, discutere la cosa, vedere che tu la prendi seriamente e l'altra parte no.

"Sì, hai ragione". LO SO. Lo so, perchè ne abbiamo parlato! Lo so, perchè te l'ho detto! Lo so, perchè sono stanca senza motivo!


Dio mio, che ira.


E non comincio neanche a parlare dei compromessi. Chi sono, queste sconosciute creature evasive, avvolte nel mistero e nelle leggende? Ma poi, non credo di desiderare molto. Un'onesta quantità di sesso e due risate. Magari una gentilezza occasionale, tipo: "oggi a guardarti non mi si bruciano le cornee". Non mi fai sentire apprezzata o carina, non capisco se mi vuoi davvero. 







Mi dici non ti voglio perdere.

Io invece sto qui, ti guardo negli occhi e un pò mi perdo.

martedì 11 settembre 2018

Mi manchi.

Mi manca il tuo sapore.

Mi manca sentire il tuo battito sulle labbra quando ti baciavo sul petto, sul collo, sul palmo della mano. Mi manca dividere il letto con te. Mi manca sentirti girare ed abbracciarmi anche se hai caldo.

Mi manca il tuo odore.

Mi manca stare seduta sul divano con la tua testa tra le braccia. Mi manca il bacio che mi davi la mattina prima di andare a lavoro. Mi manca starti vicina. Mi manca quando, pronti a dormire e con il buona notte a fior di labbra, finivamo a parlare per ore ed ore al buio. Mi mancano le tue storie di quando eri bambino.

Mi manca il tuo tocco.

Mi manca parlare animatamente delle nostre teorie. Mi manca vederti. Mi mancano i tuoi occhi. Mi manca il tuo gatto, quando si addormentava tra di noi o sul mio petto. Mi manca ridere insieme. Mi manca sentire il tuo corpo caldo contro il mio.

Mi mancano i tuoi baci. Mi mancano da impazzire.


Penso alla prima corsa in taxi. Ero in ansia, continuavo a tamburellare con le dita sulla bottiglia d'acqua:
"e dicevi di non essere nervosa".
La tirasti via, la posasti, mi prendesti la mano e la mettesti sulla tua, intrecciasti le dita, mi sorridesti e mi desti un bacio sul palmo.

Quel sorriso timido. Titubante.




Ho conservato una delle tue liste della spesa, scritta dopo un gran lavoro di persuasione perchè "non faccio liste, vivo nel chaos". Non è l'unica, mi piace collezionarle. Alcune sono vecchie, altre nuove. Mi piacciono. Sono curiosamente intime, le rileggi ricordando le abitudini. Ti danno un senso di calore e familiarità, un pezzetto della nostra routine, della breve quotidianità vissuta insieme.




Mi manca.

Mi manchi.

venerdì 17 febbraio 2017

Adocchio gli uomini da lontanto, con un interesse superficiale, come guardare in vetrina o su un giornale una fetta di stucchevole torta al triplo cioccolato che mangeresti con piacere, ma vivere di sola torta stucchevole al triplo cioccolato stancherebbe immediatamente.

Quando invece giro per le strade osservando da vicino la gente, quando sbircio fuori dal finestrino di un'auto, mi ritrovo a guardare le donne ed immaginare come sarebbe mangiare quella fetta di pane bianco con la nutella tutte le mattine a colazione.



Vi guardate mai allo specchio senza riconoscervi?

Vi guardate mai allo specchio per poi chiedervi: "Chi sei"?

Mettete mai in dubbio il vostro essere, la vostra vita, l'identita, la natura e l'essenza?

Vi chiedete mai se il susseguirsi di eventi nelle vostre vite sono come subire un intervento di chirurgia plastica andato male? Guardate indietro, osservate le foto, vi riconoscete ma non vi riconoscete.

Io, sì.

sabato 6 febbraio 2016

Se mi spogli
di tutto quello che sono
libertà e indipendenza
è ciò che ne resta.
Morboso bisogno.

domenica 23 agosto 2015

martedì 25 novembre 2014

Ho combinato un guaio. Come ne esco? Maledizione.

Perchè mi metto sempre in certe situazioni?

C'ho un talento.

sabato 11 ottobre 2014

Sparire dalla faccia della terra


Nascondersi.

Pretendere di non esistere.

Dove sei? 

Non ci sono.

Con chi stai? 

Con nessuno.

Ma perchè?

Perchè, perchè, perchè ci sono troppe persone sedute sulle mie spalle.